AIFA pubblica il Rapporto “L’uso degli antibiotici in Italia - 2023”
Il consumo di antibiotici in Italia è in aumento, con picchi del 40% durante i mesi invernali, livelli superiori alla media europea.
Il consumo di antibiotici in Italia è in aumento, con picchi del 40% durante i mesi invernali, suggerendo un uso improprio contro virus influenzali e para-influenzali, per i quali gli antibiotici sono inefficaci. Il rapporto AIFA del 2023 evidenzia un aumento del 5,4% rispetto al 2022 del consumo di antibiotici per uso sistemico e del 4,3% per gli antibiotici ad uso non sistemico, con un incremento maggiore nelle prescrizioni di antibiotici ad ampio spettro, che presentano un rischio più elevato di generare resistenze microbiche. L’Italia rimane ancora sotto l’obiettivo europeo di prescrivere il 65% di antibiotici appartenenti alla categoria "Access", ossia a basso rischio di creare resistenze.
Le differenze regionali sono significative: il Sud Italia registra i consumi più alti, a fronte di difficoltà nell’accesso a diagnostica tempestiva. A livello ospedaliero, si osserva un aumento delle infezioni correlate all’assistenza sanitaria causate da germi multiresistenti. In generale, le dosi somministrate in ambito ospedaliero sono aumentate dell’1,3% rispetto all'anno precedente.
Nel periodo 2022-2023, il consumo di antibiotici sistemici tra bambini e adolescenti fino ai 13 anni è passato dal 33,7% al 40,9%, mentre tra gli over 65 la percentuale è salita al 48%. Le regioni del Centro e Sud Italia mostrano una tendenza maggiore all'uso di antibiotici ad ampio spettro, evidenziando problemi di inappropriatezza prescrittiva.
L’Italia si posiziona tra i Paesi europei con i maggiori consumi di antibiotici, sia a livello territoriale che ospedaliero, con un rapporto molto elevato di molecole ad ampio spettro rispetto alla media europea. Si osserva una crescita della resistenza a farmaci in batteri come Escherichia coli, Klebsiella pneumoniae e Streptococcus pneumoniae, che causano gravi infezioni, spesso resistenti ai trattamenti standard.
L'antibiotico-resistenza rappresenta un problema sanitario ed economico importante, con 12.000 decessi stimati all'anno e un costo di 2,4 miliardi di euro per il Sistema Sanitario Nazionale. Per affrontare questa emergenza, AIFA e il Ministero della Salute sottolineano la necessità di un uso più consapevole degli antibiotici, interventi di prevenzione negli ospedali e la ricerca di nuovi farmaci antimicrobici. Anche l’uso eccessivo di antiacidi dello stomaco contribuisce alla selezione di batteri resistenti, aggravando il problema.
Inoltre, il Ministero della Salute ha potenziato il Piano Nazionale di Contrasto all’Antimicrobico-Resistenza (PNCAR) 2022-2025 e ha destinato fondi per promuovere l’uso responsabile di antibiotici e sviluppare nuovi farmaci. Le vaccinazioni sono considerate una strategia efficace per ridurre l’uso improprio di antibiotici, prevenendo infezioni respiratorie e altre malattie che portano a un utilizzo eccessivo di questi farmaci.
Fonte: www.aifa.gov.it
Redazione SifoWeb