Antimicrobial Stewardship in medicina
L’ utilizzo dei farmaci antimicrobici per il trattamento delle infezioni nel corso degli anni ha contribuito notevolmente a ridurre la mortalità dei pazienti affetti da sepsi. Tuttavia una larga parte delle prescrizioni di tali farmaci risultano essere inappropriate o non necessarie, a tal punto da contribuire allo sviluppo di germi resistenti a numerosi antibiotici, riducendo le opzioni terapeutiche efficaci per il controllo delle infezioni ospedaliere e risultando una criticità emergente in sanità. Nello stesso tempo, pazienti che vengono trattati con farmaci antimicrobici non necessari, vengono esposti al rischio potenziale di tossicità indesiderate, a volte anche molto gravi, senza alcun beneficio terapeutico. Tali fattori generano un incremento della spesa sanitari sia per l’utilizzo inappropriato che per il prolungamento della degenza o la necessità di ricorrere a cure supplementari per il trattamento delle possibili reazioni avverse o della mancata risposta alle opzioni terapeutiche disponibili a causa dello sviluppo di ceppi multiresistenti. In questo scenario l’intervento di maggiore efficacia suggerito dalle più autorevoli società scientifiche nazionali e internazionali, dalla Joint Commission e dalla SIFO (Società italiana di farmacia ospedaliera e dei servizi farmaceutici delle aziende sanitarie) è lo sviluppo di programmi multidisciplinari di antimicrobial stewardship. Il termine antimicrobial stewardship si riferisce ad una serie di interventi coordinati, che hanno lo scopo di promuovere l’uso appropriato degli antimicrobici e che indirizzano nella scelta ottimale del farmaco, della dose, della durata, della terapia e della via di somministrazione. Una migliore gestione del trattamento delle infezioni è sicuramente importante, sia per la qualità della vita dei pazienti che per la sanità pubblica, risultando una priorità di intervento per migliorare gli obiettivi clinici, di sicurezza ed economici dei pazienti affetti da sepsi. All’interno di questi obiettivi la SIFO ha ritenuto strategico implementare un programma di antimicrobial stewardship nel quale il farmacista ospedaliero, all’interno degli interventi coordinati che il programma richiede, possa contribuire a ridurre al minimo la tossicità e i potenziali effetti indesiderati correlati all’utilizzo degli antibiotici, la durata della degenza, la selezione di ceppi resistenti agli antibiotici e i costi correlati, favorendo un utilizzo giudizioso e appropriato dei farmaci antimicrobici.
Antimicrobial Stewardship in medicina: impatto/implementazione della figura del farmacista di dipartimento e /o di reparto nelle aziende sanitarie del SSN
Volume disponibile in formato pdf
Responsabile del Progetto:
Polidori Piera
Hanno collaborato:
Fabrizio Laura, Francesco Cattel, Elisa Sciorsci, Silvia Adami, Stefano Bianchi, Alessio Provenzani, Susanna Ciampalini, Alessandro Ghirardini, Roberto Frontini, Massimo Andreoni, Loredana Sarmati, Emidia Vagnoni, Stefania Cresti, Francesco Giuseppe De Rosa, Isidoro Mazzoni, Eugenio Ciacco.