XL Congesso SIFO: Situazione lavorativa e contrattuale dei farmacisti specializzati con meno di 45 anni
Nel corso del XL Congresso Nazionale SIFO sono stati presentati i risultati relativi alla survey ideata dall' Area Giovani SIFO con il contributo di SINAFO ed intitolata “Situazione lavorativa e contrattuale dei farmacisti specializzati con meno di 45 anni”.
L'evento si è svolto all’interno della cornice relativa alla sessione dedicata all’incontro tra gli specializzandi ed i direttori delle Scuole di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera: responsabili scientifici del progetto nonché relatori sono stati tre componenti della medesima area scientifica.
Ad introdurre il lavoro è stata la Dott.ssa Sophia Campbell Davies, coordinatrice di “Area Giovani SIFO”, che così ha relazionato: “L’estesa precarizzazione del personale sanitario è un argomento critico e va affrontato per trovare strategie per migliorare la situazione”.
Il Dott. Francesco Brera ha invece descritto obiettivi, razionale, metodi e primi risultati del progetto: "E’ stata condotta un’indagine conoscitiva a cura di Area Giovani SIFO in collaborazione con SINAFO allo scopo di fotografare l’attuale situazione contrattuale e lavorativa dei farmacisti specializzati con età anagrafica inferiore ai 45 anni su tutto il territorio nazionale, di descriverne l’impiego nelle diverse realtà regionali e di definire la qualità del lavoro percepita".
Tutti questi aspetti analizzati sono posti in relazione al documento “Criteri generali per la definizione di standard della dirigenza farmaceutica ospedaliera e territoriale del SSN” redatto da Sinafo nel 2017.
L'analisi è stata realizzata attraverso la compilazione di una survey rivolta a tutti i farmacisti ospedalieri specializzati ed iscritti a SIFO under 45.
Il questionario è stato strutturato in 31 domande a risposta multipla. Hanno risposto alla survey il 44% dei soggetti raggiunti (298 iscritti SIFO sui 682 contattati dalla mailing list); di questi il 56% rientra in una fascia di età compresa tra i 35-45 anni e il 61% con specializzazione conseguita da più di 3 anni. Durante la specializzazione il 42% non ha goduto di alcuna retribuzione, mentre il 56% ha ottenuto una borsa di studio dalla propria università o ospedale, il 2% ha avuto altra forma di compenso economico. Il 60% degli intervistati ha un contratto a tempo indeterminato e solamente il 29% dei farmacisti ospedalieri con contratto a tempo indeterminato ha conseguito la propria specializzazione da meno di 3 anni.”
L’86% degli intervistati ha dichiarato di aver conseguito la specializzazione in farmacia ospedaliera mentre 13% in farmacologia e il restante 1% altre tipologie di specializzazione. L’86% reputa non adeguata la formazione specifica ricevuta durante il proprio percorso di specializzazione ai fini del superamento delle prove concorsuali per l’accesso alla dirigenza SSN.
Il 26% dei colleghi precari si è dichiarato insoddisfatto circa le sue aspettative professionali rispetto al percorso di studi intrapreso, rispetto al 14% di colleghi con contratto a tempo indeterminato che si sono dichiarati insoddisfatti sullo stesso punto; il 32% di coloro che hanno un contratto precario reputano le responsabilità affidategli non in linea con l’incarico ricoperto, contro il solo 17% dei colleghi stabilizzati.
Il 31% di coloro che hanno contratto precario si reputano insoddisfatti della propria vita professionale, lavorativa e delle scelte formative fatte rispetto al solo 13% di colleghi con contratto a tempo indeterminato. Tuttavia, i farmacisti ospedalieri con contratto a tempo indeterminato si sono dichiarati più stressati rispetto ai colleghi precari.
Alla luce dei risultati emersi, contestualizzati a questo preciso periodo storico e rivolti al target di riferimento, si profila una situazione di estesa precarietà su tutto il territorio nazionale, seppur con differenze regionali, e maggiormente estremizzata per i giovani professionisti o comunque per chi ha conseguito la specializzazione da meno anni.
Se prima si poteva solo dedurre, questa survey testimonia, con una solida rappresentatività del dato e seppur con tutti i limiti insiti in questa tipologia di lavoro, che tale condizione di precarietà protratta nel tempo influisca negativamente sulla percezione della propria condizione lavorativa. Sia i relatori che tutti i presenti in sala, ognuno per la sua funzione, si sono impegnati ad analizzare e ad approfondire maggiormente i dati, che essendo recentissimi, meritano maggiore studio e riflessione.
Il lavoro presentato sarà comunque oggetto di un articolo pubblicato sul bollettino ufficiale della nostra società scientifica, nonché al prossimo congresso EAHP.
Per ulteriori informazioni:
XL Congresso SIFO
Gabriele Bagaglini