ASC Infettivologia SIFO su Azitromicina e COVID-19
SIFO si unisce ad AIFA nel contrasto dell’infodemia coronovirale (fake news) in merito all’uso dell’azitromicina come cura al COVID19.
L’azitromicina ha un’attività antibatterica riconosciuta e documentata in molteplici studi e trova impiego in diverse infezioni, non solo quelle del tratto respiratorio, ma anche in otiti ed in infezioni della cute e tessuti molli.
In una primissima fase della pandemia si era evidenziata una probabile attività in vitro dell’azitromicina nei confronti del virus SarsCoV2. Dato presto smentito da un cospicuo numero di studi in vivo che hanno dimostrato una mancanza di efficacia di quest’ultima nei confronti del virus e un aumento dell’incidenza degli effetti avversi potenzialmente letali.
L'azitromicina infatti, pur essendo un antibiotico in commercio in Italia da più di 30 anni, presenta un profilo di sicurezza non adatto a tutti. Tra i principali rischi correlati all’uso improprio si ricorda l’insufficienza epatica grave e alterazioni del ritmo del cuore lievi, ma in alcuni casi anche fatali.
Inoltre in un’epoca in cui i batteri stanno eludendo l’azione dei più tradizionali antibiotici, proprio come l’azitromicina, un’allarmante realtà è l’aumento di infezioni antibiotico-resistenti, aggravate da un utilizzo improprio degli antibiotici. Questi, in particolare se usati in eccesso e senza motivo, possono alterare il microbiota intestinale e causare ricadute importanti sulla salute per lungo tempo.
Rassicuranti sul fronte Covid, i passi compiuti dalla scienza da marzo 2020 ad oggi: si è imparato a riconoscere il virus e combatterlo precocemente. In Italia, come nel resto d’Europa, sono rimborsate terapie orali e infusionali in grado di contrastarlo nelle varie fasi dell’infezione senza dover ricorrere a terapie improprie.
ASC Infettivologia
Coordinatore: D.ssa F. Vivaldi
Componenti: D.ssa A. Carissimi, Dr L. Gambitta, D.ssa C. Parati, Dr V. Picerno, Dr F. Urso