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PHARMACON 24: IL RUOLO DEL FARMACISTA OSPEDALIERO IN ONCOEMATOLOGIA, TRA INNOVAZIONE TERAPEUTICA E SOSTENIBILITA'

Scritto da Redazione Sifoweb Il .

PHARMACON24

PERUGIA, 9 DICEMBRE - Una tavola rotonda che ha messo a fuoco una questione centrale per l'oncoematologia – a fronte di terapie innovative sempre più costose, riusciremo ad assicurare la centralità della presa in carico dei pazienti? - ha concluso a Perugia il Corso nazionale PHARMACON 24.

L’evento, promosso dalla Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie-SIFO con la direzione scientifica di Alessandro D’Arpino (già vice-presidente SIFO) in collaborazione con Barbara Meini (Componente Consiglio Direttivo SIFO) e Silvano Giorgi (Caporedattore Bollettino SIFO) ha raccolto la partecipazione di oltre 150 professionisti impegnati in un dialogo serrato sui trattamenti onco-ematologici negli adulti e nell'età pediatrica, sul ruolo delle UFA nelle preparazioni galeniche specifiche per queste terapie, e sull'integrazione ospedale-territorio per quanto concerne l'assistenza farmaceutica.

La tavola rotonda conclusiva ha inteso proprio offrire un momento di sintesi finale in cui poter approfondire una provocazione lanciata da Giuseppe Turchetti (S.Anna, Pisa): siamo pronti ad affrontare uno scenario sempre più ricco di opportunità terapeutiche, accompagnato da una crescente pressione sulla spesa sanitaria? Le differenti voci - hanno partecipato Fausto Roila (oncologo, componente dello Scientific Advisory group for Oncology-EMA), Filippo De Braud (oncologo, Istituto Nazionale dei Tumori, Milano), Pietro Manzi (Direttore sanitario, AO Terni), Fausto Bartolini (farmacista ospedaliero, Cabina di Regia, Regione Umbria), Bruna Vinci (farmacista ospedaliera, AIFA-Ministero della Salute), Luigi Bechi (ingegnere, Controllo di Gestione, USL Sud Est Toscana), Elena Buffa (farmacista ospedaliero, Città della Salute, Torino), Barbara Meini (moderatrice dell'intera sessione) e Arturo Cavaliere (Presidente SIFO) – hanno provato a rispondere sottolineando, nella differenza dei punti di vista, delle esperienze e delle responsabilità, che probabilmente “non siamo ancora pronti”, ma ciò che conta oggi è avere la consapevolezza della necessità di una governance complessiva del sistema del farmaco, in cui ogni professionalità e competenza possa contribuire ad identificare le innovazioni autentiche (distinguendole da ciò che “innovazione terapeutica non è”) ed i passi necessari nel senso dell’autentica programmazione basata su dati, l’unica capace di generare appropriatezza e sostenibillità. Proprio in questa direzione il presidente Cavaliere ha sottolineato “che la professione del farmacista ospedaliero e dei servizi territoriali si trova a poter essere il punto di congiunzione di tutte le professionalità coinvolte, perché ha una completa visione della gestione del paziente e del farmaco". Il presidente SIFO ha poi sottolineato la necessità di passare dall'approccio "prestazionale" attuale, ad un nuovo modello di presa in carico, molto più basata sulla concezione di "assistenza al bisogno della persona", modello che dovrebbe entrare a far parte della cultura della governance in sanità.

Nelle battute finali di Pharmacon24, Alessandro D’Arpino ha espresso “la grande soddisfazione di aver proposto un evento su un ambito terapeutico che riguarda cittadini, pazienti e caregivers che sono sottoposti a sfide personali fortissime. L'oncoematologia è tra i settori di ricerca in cui si registrano enormi innovazioni, che però necessitano di un governo responsabile e consapevole e SIFO ribadisce anche così la sua presenza e il suo presidio". "Siamo poi particolarmente soddisfatti", ha concluso D'Arpino, "dalla partecipazione di tanti stakeholder e colleghi, in particolare di moltissimi giovani farmacisti ospedalieri che con la loro presenza hanno confermato la grande sensibilità che la nostra professione esprime nei confronti dell'innovazione in ambiti delicati e complessi".

Walter Gatti
giornalismo & comunicazione

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