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CittadinanzaAttiva presenta le raccomandazioni civiche per l'aderenza terapeutica

Scritto da Petti Raffaele Il .

 cittadinanza attiva aderenza terapeutica

Sono state presentate ieri, 18 luglio 2018, le raccomandazioni civiche per migliorare l'aderenza terapeutica da parte di Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato in seguito ai dati emersi dall'indagine che ha coinvolto gli Assessorati alla salute Regionali.

Secondo stime dell’OMS, il 30-50% dei farmaci prescritti non sono assunti come dovrebbero, inoltre tra il 30% e il 70% dei pazienti commette errori o scambi involontari di farmaci. L'indagine, a cui hanno risposto 13 Regioni italiane, ha evidenziato che i fattori che incidono maggiormente sulla mancata aderenza terapeutica sono: la compresenza di più patologie; la scarsa motivazione del paziente o frustrazione nel non percepire esiti e benefici dalle cure; la scarsa comprensione relativa alla terapia da seguire; le difficoltà economiche e sociali che colpiscono il paziente, ma anche motivi organizzativi e carenze nei servizi sanitari.

Tutte le 13 Regioni che hanno risposto al questionario hanno individuato nel Medico di famiglia e nel Pediatra di libera scelta il professionista principale per l’aderenza terapeutica, seguiti dai Farmacisti sia delle farmacie convenzionate che del SSN. L’informazione al paziente e agli operatori socio-sanitari è scarsa: si punta ancora troppo poco sull’informazione; inoltre il tempo minimo di visita in molte regioni non è stablito e anche laddove è definito risulta essere non adeguato. I centri prescrittori sono spesso lontani dal domicilio del paziente e gli strumenti tecnologici per l'attuazione della telemedicina funzionano ancora a singhiozzo.

Il farmacista viene riconosciuto come il soggetto che raccoglie tutte le informazioni sulla terapia che assume il paziente e da questo punto di vista può assicurare un'efficace attività di controllo rispetto alla terapia prescritta ma anche della corretta assunzione della terapia. Tra i progetti citati c'è la recente iniziativa promossa da SIFO, il progetto Atreo, che si muove nella direzione di dare attuazione alla Raccomandazione n.17 del ministero della Salute sulla Riconciliazione farmacologica: il progetto parte dall'idea di arruolare professionisti su tutto il territorio nazionale, adeguatamente formati, per la presa in carico del paziente.

L'analisi dei dati raccolti ha permesso di elaborare 8 Proposte di Raccomandazioni civiche per migliorare l’aderenza terapeutica:

  1. Attuazione del Piano Nazionale della cronicità su tutto il territorio nazionale in riferimento alla sezione “Terapie e aderenza terapeutica”;
  2. Cittadino deve diventare protagonista del proprio percorso di cura;
  3. Fiducia e stabilità nel rapporto tra èquipe di cura e cittadino;
  4. Semplificare la vita e ridurre la burocrazie inutile;
  5. Aderenza per garantire più sicurezza;
  6. Formazione al personale sanitario, caregiver familiare e professionale;
  7. Valorizzare tutte le professionalità;
  8. Misurare l’aderenza terapeutica.

Gli strumenti dell’indagine sono stati realizzati in collaborazione con il Tavolo di lavoro composto da: SIFO; Aisc; Anmar; Arsenal; Associazione Malati Di Reni Onlus; Conacuore-Cardio Salus; Fand; F.A.R.E.; Federfarma; Fimmg; Fnopi; Fofi, Istituto Superiore di Sanità; Sif; Luca Arnoldo, Esperto In Polifarmacoterapia (Regione Friuli Venezia Giulia); Clicon.

 

Per ulteriori informazioni: 
Raccomandazione civica per l'aderenza terapeutica

Fonte: www.cittadinanzattiva.it

Raffaele Petti
Redazione Sifoweb

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