Vaccinazioni COVID-19: dall’ECDC una panoramica sulla situazione in Europa
Il Centro Europeo per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie (ECDC) ha pubblicato la relazione tecnica “Overview of the implementation of COVID-19 vaccination strategies and deployment plans in the EU/EEA ”.
Il documento offre una panoramica aggiornata dei progressi conseguiti dai paesi europei (Unione Europea + Area Economica Europea) nelle strategie vaccinali per il COVID-19 e in particolare riguardo a: somministrazioni complessive e per specifiche categorie; strategie e politiche vaccinali in atto; accettazione ed esitazione vaccinale; difficoltà incontrate e buone pratiche messe in atto per contrastarle ed incrementare le vaccinazioni .
Il report ci informa che al 12 settembre 2021 risultavano distribuite ai paese europei dai rispettivi produttori oltre 671 milioni di dosi, con una quota del 69% di Comirnaty, del 14% di Vaxzevria, del 12% di Spikevax, e 3% del vaccino Janssen.
Dai dati disponibili da 29 paesi, risulta che è stato somministrato l’85% delle dosi succitate, con le quali il 71.6% della popolazione ha completato la vaccinazione con doppia dose e il 78,1% ha ricevuto almeno una dose. La copertura vaccinale risulta più alta nei gruppi di persone che sono stati vaccinati in via prioritaria, quali gli anziani e gli operatori sanitari.
Sussistono tuttavia significative differenze sulla copertura vaccinale fra i vari paesi, con alcuni di questi a livelli molto bassi rispetto alla mediana dei paesi europei.
In merito alle strategie vaccinali, allo stato attuale, tutti i paesi hanno esteso le vaccinazioni alla popolazione generale, la maggioranza dei paesi le offre a tutti i soggetti di età pari o superiore ai 12 anni.
Nel tempo, i vari paesi europei hanno adottato differenti strategie vaccinali; il report fornisce dettagliate informazioni in merito alle diverse cadenze temporali fra le dosi, alla scelta di vaccinare con prodotti diversi specifici gruppi di popolazione, ai diversi approcci per le vaccinazioni di giovani e donne incinte, alla possibilità di somministrare una terza dose e all’obbligatorietà della vaccinazione.
Per 8 paesi è stato necessario adattare la strategia vaccinale, principalmente riducendo l’intervallo fra le dosi, al fine di contrastare la circolazione di nuove varianti.
Dopo le iniziali difficoltà nella fornitura dei vaccini, allo stato sussistono problemi riguardo la comunicazione e la vaccinazione in gruppi diversi della popolazione. Tutti gli sforzi sono protesi ad aumentare la copertura vaccinale assicurando che siano completamente vaccinati tutti quelli che lo possono, specialmente quelli a a più alto rischio di grave malattia. A tal fine le nazioni europee stanno mettendo in atto tutte le misure ritenute idonee a superare l’esitazione vaccinale ed indurre la popolazione a vaccinarsi. Tali misure includono, fra l’altro, la facilitazione all’acceso alle vaccinazioni, prevedendo la possibilità di effettuarle anche nei luoghi di lavoro, campagne mirate di comunicazione ed invio di specifici promemoria.
Per ulteriori informazioni:
Overview of the implementation of COVID-19 vaccination strategies and vaccine deployment plans in the EU/EEA, 23 September 2021
Rollout of COVID-19 vaccines in the EU/EEA: challenges and good practice
Fonte: www.ecdc.europa.eu
Ugo Caroselli
farmacista, redazione SifoWeb