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SARS-CoV-2: il punto di vista dell’ ECDC sulla variante omicron

Scritto da Redazione Sifoweb Il .

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Il Centro Europeo per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie (ECDC) ha pubblicato il documento “Threat Assessment Brief: Implications of the emergence and spread of the SARS-CoV-2 B.1.1. 529 variant of concern (Omicron) for the EU/EEA”.

All’inizio di novembre di quest’anno è stata rilevata la variante B.1.1.529 del virus SARS-CoV-2, caratterizzata da un gran numero di mutazioni a livello della proteina spike.

La variante, etichettata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come variante omicron, il 26 novembre è stata designata come variante preoccupante per il timore che possa annullare l’effetto degli anticorpi e per la sua trasmissibilità potenzialmente maggiore rispetto alla variante delta.

Infatti è caratterizzata da 32 mutazioni nella proteina spike e 15 di queste interessano la porzione che si lega al recettore.
Esiste una considerevole incertezza sulla trasmissibilità, efficacia dei vaccini, rischio di reinfezioni ed altre proprietà della variante omicron, comunque, per le sue caratteristiche, l’ECDC valuta che sia alta la probabilità di ulteriore introduzione e diffusione nella popolazione dell’Unione Europea/Area Economica Europea (UE/AEE).

Il livello complessivo di rischio nella UE/AEE associato alla variante omicron di SARS-CoV-2 è valutato dall’ECDC da alto a molto alto.
A causa dell’incertezza riguardo alle proprietà della omicron di annullare l’effetto degli anticorpi, è importante un approccio precauzionale ed è fortemente consigliata una tempestiva e urgente attuazione rinforzata di misure non farmacologiche.
Le ulteriori misure consigliate dall’ECDC sono:
- l’attuazione di una sorveglianza genomica per la rilevazione precoce della variante;
- evitare i viaggi da e per le aree riconosciute come interessate dalla variante;
- incrementare i test (con sequenziamento dei casi confermati) e tracciare i contatti dei casi di COVID-19 con un legame epidemiologico con le aree interessate dalla variante;
- vaccinare prioritariamente le persone individuate dai programmi vaccinali per COVID-19 che rimangono non vaccinati o non completamente vaccinati;
- considerare una dose booster di vaccino per gli individui di età pari o superiore a 40 anni, dando la precedenza ai più vulnerabili e ai più anziani;
- considerare successivamente una dose booster di vaccino per gli individui di età pari o superiore a 18 anni che abbiano completato il ciclo primario di vaccinazioni da almeno sei mesi.

Per maggiori informazioni:

Threat Assessment Brief: Implications of the emergence and spread of the SARS-CoV-2 B.1.1. 529 variant of concern (Omicron) for the EU/EEA

Epidemiological update: Omicron variant of concern (VOC) – data as of 29 November 2021

Fonte: www.ecdc.europa.eu

Ugo Caroselli
farmacista, redazione SifoWeb

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