OCSE: uno sguardo alla sanità nel 2021
L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), ha pubblicato il documento “Health at a Glance 2021- OECD Indicators”.
Il documento fornisce un set completo di indicatori sulla salute della popolazione e delle prestazioni dei sistemi sanitari nei paesi membri dell’OCSE e nelle principali economie emergenti. I dati riguardano lo stato di salute, i fattori di rischio per la salute, l’accesso e la qualità delle cure e le risorse sanitarie.
L’analisi è condotta a partire dalle statistiche nazionali più recenti comparabili e da altre fonti.
Parallelamente all'analisi indicatore per indicatore, un capitolo riassume le prestazioni comparative dei paesi e le principali tendenze. In questa edizione l’attenzione è focalizzata sull’impatto che il COVID-19 ha avuto sulla salute nei paesi OCSE, comprese le morti e le malattie causate dal virus, gli effetti avversi sull’accesso alle cure e la loro qualità e il livello crescente dei problemi di salute mentale.
La pubblicazione è articolata in 10 capitoli, uno dei quali è specificatamente dedicato al settore farmaceutico e presenta dati sui consumi e sulla spesa per farmaci ma anche sui diversi compiti attribuiti ai farmacisti nei vari paesi.
Dall’analisi dei dati si è rilevato che:
- il COVID-19 ha causato 2,5 milioni di morti in eccesso nei paesi OCSE e ha avuto un impatto negativo importante sulla salute mentale;
- stili di vita non sani e cattive condizioni ambientali continuano a peggiorare la qualità della vita, ridurre la speranza di vita e rendere le popolazioni meno resilienti agli shock sanitari
- nonostante la copertura sanitaria universale nella maggior arte dei paesi OCSE, persistono barriere all’accesso, con il COVID-19 che ha pregiudicato la possibilità di curare persone con altri bisogni;
- la qualità delle cure sta crescendo in termini di sicurezza ed efficacia e viene posta maggiore attenzione ai risultati ed alle esperienze riferite dai pazienti;
- il COVID-19 ha portato a forti aumenti nella spesa sanitaria, ma persistono carenze del personale sanitario.
I dati più significativi riguardanti l’Italia sono: - al 1 novembre quasi 4,8 milioni di infezioni e più di 132.000 morti per il virus;
- mortalità per tutte le cause nel 2020 e primi 6 mesi del 2021 cresciuta del 12,9% rispetto alla media nel 2015-2019;
- aspettativa di vita ridotta di 1,2 anni durante la pandemia, da 83,6 anni nel 2019 a 82,4 anni nel 2020 (rispetto ad una riduzione media di 0.6 anni nei paesi OCSE);
- la pandemia ha causato un tasso di spesa sanitaria dal 8,7% del PIL nel 2019 al 9.7% nel 2020 ( rispetto ad una media del 0.9% nell’area OCSE);
- il 71% della popolazione italiana è stato completamente vaccinato per il COVID -19 rispetto ad una media OCSE del 65% al 1°novembre;
- l’Italia al 1° novembre aveva l’11° più alto tasso di vaccinazione fra i 37 paesi OCSE (all’inizio di luglio era al 21° posto), inoltre ha incentivato fortemente le vaccinazioni diventando il primo paese europeo a richiedere un pass sanitario per tutti i lavoratori;
- il COVID-19 ha avuto un impatto negativo significativo sulla salute mentale, la prevalenza della depressione all’inizio del 2020 è triplicata fino al 17,3% rispetto agli anni precedenti;
- la pandemia ha comportato un differimento delle cure, per lo screening del cancro al seno si è riscontrata nel 2020 una riduzione del 38%.
Per ulteriori informazioni:
Health at a Glance 2021- infografica
Health at a Glance 2021 Country-specific findings - Italy
Fonte: www.ecdc.europa.eu
Ugo Caroselli
farmacista, redazione SifoWeb