Antibiotico – resistenza: relazione congiunta OMS – ECDC sulla situazione in Europa
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e Il Centro Europeo per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie (ECDC) hanno pubblicato la relazione “Antimicrobial resistance surveillance in Europe 2022 – 2020 data”.
I risultati presentati si basano sui dati, riferiti all’anno 2020, comunicati nel 2021 alla Rete Europea e dell’Asia Centrale di Sorveglianza sull’Antibiotico-resistenza (CAESAR) e alla Rete Europea di Sorveglianza sull’Antibiotico-resistenza (EARS-Net).
Il documento è articolato in quattro capitoli, ognuno dei quali corredato da una ricca bibliografia: i primi due capitoli affrontano la problematica dal punto di vista generale, il terzo presenta una panoramica della situazione europea mentre nell’ultimo vengono delineati i profili delle 42 nazioni che hanno inviato dati.
Ogni anno, nelle sole nazioni dell’Unione Europa e dell’Area Economica Europea, si verificano più di 670.000 infezioni batteriche resistenti agli antibiotici e 33.000 persone muoiono a causa di tali infezioni. Tale situazione ha un costo per i servizi sanitari europei di circa € 1,1 miliardi di euro. È, pertanto, di vitale importanza per l’Europa attuare quanto necessario per prevenire e controllare l’antibiotico-resistenza. La sorveglianza di tale fenomeno costituisce una parte fondamentale delle attività da mettere in campo.
I risultati presentati nella relazione mostrano chiaramente che l’antibiotico-resistenza è diffusa in Europa.
In particolare desta preoccupazione il riscontro, in molti paesi, di elevate percentuali di resistenza a cefalosporine di 3^ generazione e carbapenemi in K. Pneumoniae ed elevate percentuali di Acinetobacter spp resistenti a carbapenemi. Tali dati suggeriscono la disseminazione in ambienti sanitari di cloni resistenti e indicano che in molti paesi esistono gravi limitazioni per le opzioni di trattamento dei pazienti con infezioni causate da tali patogeni.
I batteri non si fermano alle frontiere nazionali e, pertanto, la campagna per combattere l’antibiotico-resistenza deve essere condotta di concerto fra tutte le nazioni europee.
Sono necessari robusti investimenti nella sanità, che avranno un impatto positivo significativo sulla salute della popolazione e sulle future spese sanitarie. Nella relazione si afferma che un insieme di misure comprendenti programmi di antibiotic stewardship, potenziamento dell’igiene, campagne di informazione e test diagnostici rapidi potrebbe avere il potenziale di prevenire circa 27.000 morti per anno nella UE/Area Economica Europea. Oltre a salvare vite, un tale investimento si pagherebbe da solo, con un risparmio stimato di 1,4 miliardi di euro all’anno nella UE/Area Economica Europea.
Per ulteriori informazioni:
Antimicrobial resistance surveillance in Europe 2022 - 2020 data
EARS-NET reporting protocol 2021
Surveillance atlas of infectious diseases
Fonte:www.ecdc.europa.eu
Ugo Caroselli
Farmacista, Redazione SIFOweb