Libertà di cura e libertà di terapia
A. Santosuosso
Il Pensiero Scientifico Editore
Edizione speciale realizzata in collaborazione con Janssen-Cilag SpA
Può essere garantita ai medici un'indiscriminata libertà di prescrizione con spese a carico della collettività? È possibile configurare, dal punto di vista giuridico, un'idea di "bene oggettivo del paziente" che possa essere imposto anche senza la sua volontà? Può esservi spazio per una dimensione personalizzata della medicina? È corretto, in politica sanitaria, contrapporre la razionalità delle scelte pubbliche alla liberalità delle scelte puramente individuali? È eticamente accettabile che il SSN eroghi farmaci di non provata efficacia? Se "ostriche e champagne" servono a star meglio, deve riconoscersi un diritto a riceverne gratuitamente dal Servizio Sanitario?