Ricostruire dopo il terremoto? Si può fare

Intervista di Francesco De Vita, delegato SIFO Abruzzo, a Maria Pia Lucchese, Direttore del Servizio di Farmacia e del Dipartimento Farmaceutico della ASL dell'Aquila

Maria Pia sono passati oltre 8 mesi dal quella notte...
Sono passati 8 mesi e il ricordo è ancora vivo e ogni giorno basta guardarsi attorno per tornare a quella notte e ai giorni che si sono susseguiti fino ad oggi.

La vita quotidiana, il lavoro dove si trova la forza per ripartire. È come rinascere una seconda volta, ma il ricordo della prima vita è troppo vicino e impossibile non pensarci. I luoghi quotidiani, la casa, il lavoro, gli amici, i colleghi, oggi non potrà essere mai uguale a ieri.
È stata grande la volontà di ricominciare. È una forza che senti dentro e che ti spinge a lottare per superare ogni ostacolo

Qual è la situazione per quanto riguarda l'Ospedale e la Farmacia?
L'Ospedale è lì, mezzo diroccato aspettiamo che torni a vivere com'era prima di quella notte. La Farmacia dopo mesi in tenda in container, con la merce dislocata a destra e manca, oggi ha una sede provvisoria, ricavata in un portico dell'ospedale non proprio quello che ci si aspetta, ma dopo tanto tempo almeno due mura attorno. Grazie alla solidarietà, che non è mancata mai, abbiamo ricevuto un minimo di arredamento.
Devo dire che con tutte le difficoltà di dislocazione dei farmaci e dispositivi si è riuscito a salvare tutto; tutto quello che era all'interno della Farmacia è stato recuperato, utilizzato e quello che non abbiamo usato lo abbiamo scambiato con gli altri ospedali e ringrazio tutti i colleghi che ci hanno aiutato. Anche alcune aziende mi hanno aiutato nella gestione per evitare che il materiale potesse scadere e anche a loro devo dire grazie. L'inventario che abbiamo fatto nelle scorse settimane ha evidenziato che quasi nulla è andato perso e questo ci ha soddisfatto.

In questi mesi hai sentito il sostegno e la vicinanza da parte di colleghi, Enti e istituzioni?
Devo ringraziare tantissimi colleghi che ci sono stati vicini, molti sono venuti a L'Aquila, ma tantissimi hanno telefonato e hanno mostrato una grande solidarietà e calore. Tanti hanno sacrificato il loro tempo e oggi forse a mente fredda posso capire meglio la disponibilità e il loro sacrificio. Forse tre nomi mi sento di suggerirli, Massimo Di Muzio, Alessandra Pasqualini e Chiara Tibaldo. A loro devo dire grazie a nome di tutti gli Aquilani, sono stati qui hanno dormito nelle tende e hanno visto la disperazione di tanti e anche la mia e dei colleghi e hanno capito che un evento del genere mina tutto dal fisico alla mente. Mi sento di ringraziare anche il Presidente della SIFO, Laura Fabrizio, che ci è stata molto vicino.

Cosa ti aspetti nel futuro prossimo?
Che l'Ospedale torni a vivere e che il Servizio di Farmacia torni ad essere un fiore all'occhiello del nostro Ospedale ed in questo sono sicura che la SIFO, la Nostra Società, ci sarà vicino e ci aiuterà, ma soprattutto dovrà aiutare i nostri giovani a ritrovare la voglia di un futuro migliore nella nostra città.

Grazie Maria Pia e che queste parole aiutino tutti a capire che con la forza di volontà tutto si può fare.