CAVALIERE SUL CORRIERE DELLA SERA: FARMACI, DOMICILIO, SSN
Corriere della Sera - 06 febbraio 2023
Il Corriere Salute (allegato del Corriere della Sera) ha ospitato un intervento del presidente SIFO Arturo Cavaliere, dal titolo “Farmaci ospedalieri a domicilio”, nel quale si sottolinea che “se si desidera puntare sulla medicina di prossimità occorre qualificare la capacità distributiva del farmaco sul territorio, e quindi rendere concreto il concetto di domicilio quale primo luogo di cura”.
L’articolo del presidente prende l’avvio dalla necessità di rinnovare il SSN, anche alla luce delle “lezioni imparate” dal COVID.19, cercando di riflettere in profondità sui temi di distribuzione del farmaco, nel tentativo di rispondere alla domanda: come portare il farmaco ospedaliero nelle mani del paziente con una gestione responsabile integrata alla trasformazione digitale e al telemonitoraggio dell’aderenza? Risponde Cavaliere: “La prospettiva che Sifo sta prendendo in considerazione è l’implementazione di un modello Hub and Spoke che sappia integrare le farmacie di comunità verso un ridefinizione dei processi di distribuzione del farmaco in un quadro di uniformità regionale e di sostenibilità economica”.
Una risposta che si ricollega al piano di “Home delivery” che SIFO sta sviluppando, ma che non si ferma ad esso. Infatti il presidente ricorda che “l’innovazione dei processi dovrà essere messa in relazione anche con altre attività strategiche quali l’attuazione dei test genetici per l’accesso alla terapie avanzate e l’attivazione dei Molecular Tumor Board regionali”. Sarà poi essenziale “delineare con concretezza il portato della medicina digitale nelle sue diverse declinazioni (telemedicina e teleassistenza, applicazioni per smartphone e digital therapeutics), mettendo in rilievo all’interno delle Centrali Operative Territoriali il ruolo del farmacista ospedaliero come custode dell’ecosistema digitale e punto d’incontro fra l’Ospedale e il territorio”.
Un articolo di ampio respiro, quindi, che fa emergere come la figura del farmacista ospedaliero oggi sia centrale e trasversale, perché è un “professionista capace di accompagnare con competenza e sensibilità le scelte politiche alla base di tutte queste attività, nel rispetto del ruolo dei diversi portatori di interesse all’interno del sistema, contribuendo in modo sistematico al rinnovamento della nostra medicina territoriale deciso e promosso dalle istituzioni”