Deprescribing: una risposta rapida dell’agenzia statunitense AHRQ
L’Agenzia statunitense per la Ricerca e la Qualità Sanitaria (AHRQ) ha pubblicato il rapid response “Deprescribing To Reduce Medication Harms in Older Adults”.
Il documento riassume la letteratura recente sull'uso della deprescrizione per migliorare la sicurezza dell'uso di farmaci tra gli anziani (età superiore a 65 anni).
Il “deprescribing”, o deprescrizione, può essere definito come il processo sistematico che porta alla sospensione o alla riduzione della posologia di un farmaco inappropriato per un dato paziente.
Tale pratica clinica si è sviluppata per ridurre il ricorso alla politerapia e l’uso di farmaci potenzialmente inappropriati e, in tal modo, servire come meccanismo per migliorare la qualità di vita e aumentare la sicurezza del paziente.
Per la stesura del documento è stata condotta una ricerca in letteratura che ha identificato 15 revisioni sistematiche e 7 studi di ricerca originali pubblicati dal 2019 che hanno valutato l'efficacia degli interventi di deprescrizione per migliorare i risultati.
Gli interventi di deprescrizione includevano, ma non erano limitati a, revisioni complete dei farmaci, educazione dei pazienti, istruzione degli operatori sanitari che somministrano i farmaci e sistemi di supporto alle decisioni cliniche. Sono stati condotti studi in strutture sanitarie di ogni tipo: ambulatori, reparti di emergenza, ospedali, strutture di assistenza a lungo termine e farmacie di comunità. I farmacisti sono stati comunemente inclusi negli interventi.
Dall’esame delle revisioni sistematiche operate sulla deprescrizione risulta che si è ottenuta una diminuzione del numero dei farmaci utilizzati e soprattutto una diminuzione delle terapie potenzialmente inappropriate, con diminuzione dei costi delle terapie e manifestazione di pochi casi di effetti di astinenza dovuti a tale pratica clinica.
Rimangono tuttavia numerose lacune e limitazioni nelle prove. Molti interventi, anche se riducono il numero complessivo dei farmaci impiegati e in particolare di quelli potenzialmente inappropriati, non hanno portato a un significativo aumento degli esiti clinici.
C’è inoltre incertezza sull’impatto della deprescrizione sulla mortalità e sulle spese sanitarie nel loro complesso.
La deprescrizione potenzialmente potrà migliorare la sicurezza e la qualità dell’uso dei farmaci, con benefici sui pazienti per gli esiti clinici, la qualità della vita e l’aspetto finanziario, comunque sono necessarie ulteriori ricerche in merito.
Nel frattempo, la pratica della deprescrizione, per i benefici riscontrati e i limitati inconvenienti identificati, rimane una pratica in grado di migliorare potenzialmente la sicurezza nell’uso dei farmaci negli anziani.
Per maggiori informazioni:
Deprescribing To Reduce Medication Harms in Older Adults -Rapid Response
Fonte: https://effectivehealthcare.ahrq.gov
REDATTORE SIFOWEB