Trattamenti farmacologici per Covid-19: revisione degli eventi avversi registrati negli USA
L’Agenzia statunitense per la Ricerca e la Qualità Sanitaria (AHRQ) ha pubblicato il rapid evidence product “Adverse Events Associated With COVID-19 Pharmaceutical Treatments ”.
Scopo del documento è determinare se i trattamenti autorizzati per l’uso in emergenza dalla Food and Drug Administration (FDA) siano associati a danni gravi.
La revisione è stata fatta sui sottoelencati prodotti usati per trattare o prevenire il COVID-19:
- plasma da convalescente (da pazienti guariti dal COVID-19);
- gli antivirali Remdesivir (Veklury), Nirmatrelvir e Ritonavir in combinazione (Paxlovid) e Molnupiravir (Lagevrio);
- gli anticorpi monoclonali Bamlanivimab e Etesevimab in combinazione, Bebtelovimab, Casirivimab e Imdevimab in combinazione (Regeneron), Sotrovimab (Xevudy), Tixagevimab e Cilgavimab in combinazione (Evusheld), Tocilizumab (Actemra);
- l’antagonista del recettore dell’Interleukina 1 Anakinra (Kineret).
Gli eventi avversi gravi sono stati estratti da articoli di riviste peer-reviewed, clinicaltrials.gov e richieste di autorizzazione all'uso di emergenza da parte della FDA.
Questa rapida revisione ha rilevato poche associazioni tra gli interventi farmacologici autorizzati per l’uso di emergenza per il trattamento del COVID-19 e gli eventi avversi gravi.
La mancanza di associazione statisticamente significativa tra gli eventi avversi più gravi e i trattamenti per COVID-19, se confrontati con nessun trattamento, placebo o cure abituali, supporta l’ipotesi che tali eventi possano essere il risultato del COVID-19 stesso.
Da segnalare che una grave limitazione di questa revisione è il requisito di inclusione che gli studi abbiano almeno un sito negli Stati Uniti.
Per maggiori informazioni:
Rapid Evidence Product: Adverse Events Associated With COVID-19 Pharmaceutical Treatments
Ugo Caroselli
farmacista, redazione SifoWeb
Fonte: https://effectivehealthcare.ahrq.gov
REDATTORE SIFOWEB